La notte del 13 luglio 2014 sarà ricordata a lungo dalla Germania che sale per la quarta volta sul tetto del Mondo. Non sarà comunque una data qualsiasi nemmeno per il direttore di gara, Nicola Rizzoli, che ha rappresentato più che degnamente l’Italia nella finale della Coppa del Mondo. Una buona direzione, quella del fischietto italiano, che seppur risparmiando qualche cartellino di troppo, riesce a prendere sempre la decisione giusta nei momenti cruciali, anche grazie all’ottimo supporto degli assistenti. Le telecamere lo immortalano mentre di sistema la capigliatura (il maxischermo allo stadio Maracanà lo aveva appena mostrato spettinato), segno della forte pressione che un evento come la finale della Coppa del Mondo, mette anche sul direttore di gara.
Il primo giallo è per Schweinsteiger, che sbilancia Lavezzi in ripartenza: decisione giusta. Grazie all’ottima segnalazione di Stefani, prende anche la decisione giusta annullando nel primo tempo il gol di Higuain: l’attaccante argentino esulta e poi protesta molto per la mancata assegnazione della marcatura, ma la decisione è sacrosanta. Sacrosanto anche il secondo giallo della partita, quello di Howedes che tocca duro Zabaleta. Corretta anche la segnalazione di fuorigioco di Muller sugli sviluppi di un angolo allo scadere del primo tempo. La prima frazione di gioco finisce senza grosse proteste.
Nella ripresa, al 56’ un episodio molto contestato dall’Argentina: Neuer anticipa di pugno Higuain poco dentro l’area di rigore, travolgendo poi l’attaccante argentino. Rizzoli fischia fallo a favore della Germania: furenti proteste albicelesti, ma il rigore non c’era. Non c’era nemmeno la punizione a favore dei tedeschi. Si sarebbe dovuto riprendere dal fallo laterale a favore dell’Argentina. Poi arrivano altri due gialli per gli argentini: Mascherano e Aguero finiscono giustamente sul taccuino di Rizzoli. Nei supplementari, però, Rizzoli diventa meno fiscale e prima grazia Aguero dal possibile secondo giallo per un gomito alto, poi non ammonisce nemmeno Palacio per un fallo da dietro su un centrocampista tedesco. Graziato anche Schweinsteiger, che nel recupero del secondo supplementare atterra in malo modo Messi. Ci sarebbe stato il secondo giallo, ma eravamo a pochi secondi dal triplice fischio finale.
Alla fine l’Argentina ha davvero poco da recriminare: Sabella, dopo le proteste a caldo è tornato timidamente sull’episodio Neuer-Higuain, sul quale invece, c’è da registrare il tweet al veleno dell’attaccante Gonzalo Bergessio (Catania).
“Orgoglioso di essere argentino, Rizzoli terribile: contro di noi è sempre la stessa cosa”.
Le Foto di Germania-Argentina, finale Mondiali 2014
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